Proprio
come ogni altra droga, il cibo modifica la percezione della realtà,
causa dipendenza e assuefazione ma, soprattutto, genera una serie
infinita di problemi legati all’abuso che se ne fa e alla conseguente
sovralimentazione, la vera origine di tante terribili malattie che
tormentano questo nostro periodo storico.
Per vivere bene e in salute basterebbero pochissimi nutrimenti, semplici e privi di elaborazione.
Il mondo animale ci insegna che mangiare ogni tanto poche cose e di un
solo tipo alla volta, consente di vivere a lungo e in buona salute.
Tra le altre specie, infatti, non esistono le patologie che affliggono gli esseri umani (e i loro animali di affezione).
Un’abile e scaltra manipolazione delle informazioni, però, ci spinge a
credere che le nostre necessità di mangiare siano notevolmente
superiori alle reali esigenze del corpo.
Questa pericolosa ipnosi di
massa, innesca i meccanismi dell’assuefazione e della dipendenza
creando una giustificazione incrollabile ai bisogni (indotti) della
sovralimentazione di cui siamo vittime.
Così, spinti da un desiderio
provocato ad arte, ci preoccupiamo del sapore molto più che della
qualità e delle effettive necessità dell’organismo, MANGIAMO TROPPO E MALE , mentre le sostanze, che ingoiamo compulsivamente, non ci nutrono e
ci lasciano cronicamente affamati e insoddisfatti. ( Carla Sale Musio )
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