Oggi
la fame non indica più il bisogno di mantenere in vita il corpo ma è la
conseguenza di un’eccessiva stimolazione dei centri nervosi, che
segnalano forzatamente all’organismo la mancanza di nutrienti e la
necessità compulsiva (e perciò mai soddisfatta) di procurarsi gli
alimenti necessari alla sopravvivenza.
Quello che mangiamo, infatti, lungi dall’essere sano e nutriente, è quasi sempre un concentrato di sostanze tossiche che ne permettono la conservazione garantendone la praticità a discapito della qualità.
L’involucro curato, le immagini colorate e suggestive, le didascalie
invitanti stampate sulle scatole dei prodotti, ci raccontano una realtà
fittizia, molto diversa dal contenuto che acquistiamo e che mettiamo nel
nostro stomaco.
Siamo vittime di una fame insaziabile, indotta con
abilità dalle pubblicità e dai mass media, e funzionale al
soddisfacimento dei profitti delle multinazionali alimentari e delle
case farmaceutiche.
Ciò che trangugiamo continuamente, convinti di
mantenerci in buona salute, purtroppo non riguarda più le sostanze
necessarie a conservare sano il corpo ma interessa i centri della
dipendenza e dell’assuefazione.
Ingerire alimenti senza mai
sfamarsi realmente è una patologia nascosta da cui hanno origine tante
altre gravi malattie che sono la conseguenza di una frenetica e
pericolosa bulimia sociale. ( Carla Sale Musio )
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